I Tarocchi parlano principalmente
per immagini e simboli, sono misteriosi e profondamente connessi alle varie scuole
esoteriche. Svelano questioni più
profonde e intime, che possano aiutare a crescere spiritualmente mediante insegnamenti che partono dall’analisi
di noi stessi.
A differenza delle
Sibille, i Tarocchi non sono "carte
chiacchierine", da usare per risolvere i problemi quotidiani, ma sono
carte da usare per iniziare
un percorso di maturità personale. I
Tarocchi si interrrogano per motivazioni più importanti che possano spingere il consultante al miglioramento
personale.
I Tarocchi sono molto più impegnativi da leggere
rispetto alle
Sibille che al contrario, sono più semplici da comprendere anche da un punto di vista
visivo.
Gli Oracoli non sono carte
prefissate, infatti ogni mazzo è diverso per numero, per significato e per tema in base al tipo di
Oracolo a cui si desidera rivolgersi.
Agli Oracoli ci si rivolge quando si desidera ottenere messaggi da divinità
o entità, come ad esempio una divinità specifica di un determinato tipo
di pantheon,
agli angeli, alle fate, ecc.
Questa è la più grande differenza che divide
Oracoli e Tarocchi poiché questi ultimi non hanno il ruolo di messaggeri divini.
È possibile usare
gli
Oracoli in qualunque momento, anche senza domandare
nulla, dato ché gli
Oracoli rivelano messaggi utili a prescindere dalla comparsa
o meno di un
problema da risolvere.
Le Sibille note
come carte chiacchierine, sono più frivole ed adatte a risposte più leggere e meno importanti.
A differenza degli
Oracoli, le Sibille non rispondono a divinità o entità
epirituali o qualunque sia il tema del mazzo, ma rispondono a
questioni mondane del vivere quotidiano.
Gli Oracoli non parlano per enigmi o simboli arcani, ma offrono messaggi chiari spesso
scritti sulle singole carte stesse.